L'uomo vive nel rumore, nella civiltà delle parole: non sa più cos'è il silenzio. La vita nasce nel silenzio, l'uomo muore nel silenzio, Dio si incontra nel silenzio. Il silenzio dell'invidioso fa molto rumore. Il silenzio è profondo come l'eternità; il discorso, superficiale come il tempo.
Il silenzio favorisce l'osservazione, la percezione del mondo circostante, la sensibilità al suono e l'ascolto di sé stessi. È importante allora permettere al bambino di vivere anche questa dimensione, preservando sempre nei suoi confronti una relazione di accoglienza e supporto.
Il silenzio è calma, tranquillità, è assenza di suono. Quando c'è silenzio, non si sente niente. Il silenzio è vuoto, esattamente l'opposto di quello che avviene in un concerto rock. La biblioteca è uno dei posti in cui si presuppone che ci debba essere silenzio, per favorire la concentrazione dei presenti.
Il silenzio favorisce la percezione dello spazio interiore e del segreto intimo del corpo: acuisce la sensibilità per il respiro, che è la base della pratica della Mindfulness, e per le sensazioni corporee e aiuta l'osservazione non giudicante dei pensieri che sorgono spontaneamente quando si pratica.
È in grado di infondere calma, di allontanare i pensieri negativi, ma non solo: secondo alcune ricerche, sarebbe in grado anche di migliorare sensibilmente la nostra vita e di avere un impatto positivo sulla salute, in particolare su quella del cervello.