Domanda di: Ariel Longo | Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2023 Valutazione: 4.6/5
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Sempre a Torino, il 3 gennaio 1889 avvenne il suo crollo mentale: mentre si trovava in piazza Carignano, nei pressi del suo alloggio, vedendo un cavallo che trainava una carrozza fustigato a sangue dal cocchiere, abbracciò l'animale, piangendo e baciandolo; in seguito cadde a terra urlando in preda a spasmi.
La fine del soggiorno di Nietzsche a Torino fu decisamente tragica. La storia di Nietzsche e del cavallo, che secondo alcuni segna il momento del suo collasso mentale, racconta come il 3 gennaio del 1889 il filosofo, uscendo di casa, vide un cocchiere frustare violentemente e prendere a calci il suo cavallo.
Nel 1889 avvenne infine il famoso crollo mentale di Nietzsche, probabile effetto di una patologia neurologica: è datata 3 gennaio 1889 la prima crisi di follia in pubblico; mentre si trovava in piazza Carignano, nei pressi della sua casa torinese, vedendo il cavallo adibito al traino di una carrozza fustigato a sangue ...
Il secondo approccio, invece, vede Nietzsche come un malato croni- co, affetto da paralisi progressiva luetica, piuttosto che da una psicosi maniaco-depressiva; la sua opera è inquadrata come il frutto di una mente malata.
Con "Dio è morto" Nietzsche intende in realtà l'abbandono della fede cristiana e quindi di tutti i valori morali e teologici che essa comporta. Questo abbandono, per il filosofo, porta l'uomo al rifiuto di qualsiasi valore assoluto e quindi poco a poco al nichilismo. In questo caso si può parlare di disillusione.