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Dove giunsero i Fenici con le loro navi?
Le loro navi da carico a fondo largo a vela singola trasportavano merci dal Libano alla costa atlantica dell'Africa, alla Gran Bretagna e persino alle isole Canarie, e riportavano merci nella direzione opposta, fermandosi nei posti di commercio in qualsiasi altro luogo.
Perché le navi fenicie erano lunghe?
I Fenici, oltre alle pesanti navi mercantili per il trasporto delle merci, costruivano navi da guerra adatte ai combattimenti in mare. Sul fondo della nave veniva posto uno strato di sabbia per rendere stabile lo scafo. Le navi da guerra erano più grandi, lunghe, affusolate e agili nella manovra.
Come erano fatte le navi da guerra dei Fenici?
Le navi fenicie Per primi ne costruirono con la chiglia e le costole sulle quali fissavano larghe assi (fasciame). Il legno usato era quello dei maestosi cedri che crescevano sui monti del Libano e davano fusti dritti e altri fino a 40 metri. Le loro navi avevano un curioso albero a forma di “V”.
Perché i Fenici si dedicavano alla navigazione?
Non potendo praticare in modo intensivo l'agricoltura e la pastorizia, se non in scarsa misura, non potendo conquistare nuove terre a causa della superiorità militare dei loro vicini, i Fenici si dedicarono a quella che sarebbe poi divenuta l'occupazione che rese celebre la loro civiltà: la navigazione.
Dove erano i Fenici in Italia?
Empori furono impiantati anche a Malta e a Pantelleria. In Sicilia occidentale i tre centri più importanti furono Mozia, Solunto e Panormo (Palermo). Più capillare fu la colonizzazione della Sardegna, dove spiccano i centri di Sulcis (odierno Sant'Antioco), Tharros (Capo San Marco), Cagliari, Nora, Bitia.
In che lingua parlavano i Fenici?
La lingua fenicia è una lingua semitica appartenente alla famiglia di lingue semitiche nordoccidentali; è consuetudine dividere quest'ultima famiglia linguistica in due gruppi: il gruppo cananeo e quello aramaico.
Quali scoperte fecero i Fenici?
Una importante invenzione invenzione dei Fenici, fu il vetro trasparente, realizzato con la sabbia di fiume che era più pura della sabbia marina. Il vetro veniva prodotto nei forni delle città di Tiro e Sidone. I fenici inventarono anche l'alfabeto fonetico. Le prime due lettere ricordano proprio il nome aleph e bet.
Quali furono i primi popoli di navigatori?
A parte antichissimi viaggi mitici o leggendari, i primi grandi navigatori di cui si abbiano notizie storicamente accertate furono i fenici, quindi i greci.
Chi erano abili navigatori?
I Fenici: abili navigatori. Essi erano così chiamati dai greci perché erano famosi in tutto il Mediterraneo per la produzione di porpora (in greco appunto phoínix), tintura che ottenevano dalla lavorazione di piccole conchiglie e impiegavano per colorare stoffe preziose e produrre vesti di lusso.
Come si chiama il fiume dei Fenici?
Probabilmente questo popolo si è formato nel 2500 a.C in seguito a diverse fase di migrazione di popoli verso quella fascia di terra e di costa tra il fiume Nahr el-Kelb ed il monte Carmel, una regione che prende il nome di Fenicia e che corrisponde alla Siria meridionale ed al Libano.
Perché la vela delle navi fenicie era quadrata?
La vela quadra era una vela usata nelle navi antiche. Si chiama così perché era di forma rettangolare o trapezia e perché operava ad angolo retto rispetto al moto della nave.
Come si orientavano i fenici di giorno?
I Fenici utilizzavano queste aree anche come luoghi di sosta o di approdo, indispensabili per le navi di piccolo cabotaggio come quelle fenicie che si orientavano di giorno col sole e di notte con le stelle dell'Orsa Minore (chiamate dai greci, appunto, “Stelle Fenicie”).
Quali sistemi usavano i Fenici per muovere le navi?
I fenici non avevano la bussola o qualsiasi altro strumento di navigazione, e così si affidavano alle caratteristiche naturali delle coste, alle stelle e alla navigazione stimata per determinare la propria rotta e raggiungere la loro destinazione.
Come erano fatte le navi?
Le dimensioni delle navi erano cresciute e potevano trasportare fino a 1200 tonnellate di carico. Avevano una chiglia in legno di quercia e il fasciame era realizzato con legno di abete, di pino o di cedro. Sovente l'opera viva veniva rivestita in piombo. Potevano avere anche due o tre ponti.
Quali sono le città fenicie?
Il popolo fenicio viveva infatti in grandi città, rette da re. Le più importanti erano Arado, Biblo, Tiro, Sidone.
Quali caratteristiche permettevano alle navi Fenici di navigare in mare aperto?
Le navi da trasporto fenicie erano costituite da una vela di forma quadratica, issata su un albero maestro al centro dello scafo, la loro chiglia era piatta e larga (in modo da trasportare grandi carichi).
Come facevano i Fenici a viaggiare di notte?
abitavano tutta la Sicilia, dopo averne occupato i promontori e le piccole isole più vicine alla costa....” In seguito i Fenici impararono ad avvalersi delle stelle, in particolare della Stella Polare riuscendo, per primi, a navigare anche di notte: la scoperta venne utilizzata da tutte le marinerie, al punto che tale ...
Come si chiamano le navi?
Si hanno quindi navi da passeggeri, motonavi, navi da crociera, navi traghetto, navi petroliere, navi da carico, navi portacontenitori e navi da diporto le quali a norma del regolamento per la nautica da diporto, sono quelle unità naviganti a scopo lussorio di lunghezza superiore ai 24 metri.
Come si chiamavano le navi antiche?
La nave ammiraglia aveva invece le vele color porpora. Le navi da guerra erano: la Bireme, la Triremi, la Quadriremi, la Quinquiremi, la Esareme, la Deceris, l'Actuaria, la Liburna, la Caudicaria.