contatto diretto tra persona-persona o persona-animale (cane, gatto, coniglio ecc.); contatto indiretto con materiali infetti (vestiti, asciugamani, attrezzi sportivi, spazzole per capelli, rasoi ecc.); reiterata esposizione ad un terreno contaminato (caso assai più raro).
Nella maggior parte dei casi, le persone che sviluppano micosi cutanee presentano una riduzione della risposta immunitaria, ad esempio a causa di un'alterazione delle difese locali (es. trauma con compromissione vascolare) o di un'immunosoppressione (es. diabete, AIDS, disbiosi da antibiotici ecc.).
Tra i principali farmaci antimicotici vi sono: Clotrimazolo: per trattare casi di candidosi cutanee, pitiriasi versicolor, onicomicosi e micosi della pelle; Ketoconazolo: per curare candidosi cutanee e tigne di diversa origine; Terbinafina: indicata per debellare disturbi cutanei provocati da dermatofiti e lieviti.
Il periodo per guarire va dalle 2 a 5 settimane e dipende dal tipo di micosi. Come si cura la micosi? Con antimicotici specifici. Tra gli antimicotici, principali e più utilizzati, ci sono: cloritrimazolo, miconazolo, ketoconazolo e amfotericina B, econazolo, fluconazolo e terbinafina.
Cosa succede se non si curano i funghi della pelle?
Questo può avvenire in seguito a un indebolimento del sistema immunitario, di cui i funghi approfittano per sviluppare le proprie colonie sulla pelle; questo sviluppo micotico può quindi portare alla nascita di una malattia.