Domanda di: Max De luca | Ultimo aggiornamento: 30 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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I massacri delle foibe sono stati degli eccidi ai danni di militari e civili italiani autoctoni della Venezia Giulia, del Quarnaro e della Dalmazia, avvenuti durante e subito dopo la seconda guerra mondiale da parte dei partigiani jugoslavi e dell'OZNA.
La Repubblica riconosce il 10 febbraio quale "Giorno del ricordo" al fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, dell'esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel secondo dopoguerra e della più complessa vicenda del confine orientale.
I massacri delle foibe e l'esodo dall'Istria furono il risultato dei crimini di guerra motivati politicamente compiuti dai partigiani comunisti jugoslavi e, in piccola parte, italiani.
In 37 foibe e fosse e cave di bauxite non è stato possibile alcun accertamento, pur essendo nella certezza che vi furono compiuti massacri. Sulla scorta della documentazione e dalle analisi compiute negli ultimi anni confermiamo che le vittime, militari e civili, per mano slavo-comunista, non furono meno di 16.500.
Udovisi è morto nel 2010 e risultava essere l'unico italiano sopravvissuto alle foibe – dove non venivano uccisi, va ricordato, esclusivamente italiani. Udovisi ha raccontato di come si fosse sentito sollevato dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, e di come poi sia seguito l'orrore.