Per quale motivo il Pantheon non è stato distrutto?
Domanda di: Dr. Shaira Gentile | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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Il Pantheon e la storia
In seguito ad incendi e terremoti, durante l'impero di Adriano, fu ricostruito in larga parte, così venne aggiunto il pronao e l'imponente cupola, che vanta il primato di essere la più grande mai costruita in calcestruzzo.
Ma quale è il segreto che ha permesso al Pantheon di conservarsi in questo stato? Nel 609 l'imperatore bizantino Foca dona alla chiesa di Roma l'edificio che da quel momento da tempio viene convertito nella chiesa di Santa Maria ad Martyres garantendo così all'antico monumento 1400 anni di costante cura e manutenzione.
La risposta è no: l'acqua non entra grazie all'architettura della cupola, che garantisce la discesa della pioggia lungo le curve laterali della cupola semisferica. In più il calore originato dall'interno tende ad andare verso l'alto e questa corrente generata non permette alla pioggia di entrare.
Il Pantheon non è stato protetto da copertura oltre che per ragioni tecniche (la cupola sarebbe caduta per il peso eccessivo) e simboliche (per comunicare direttamente con le divinità), anche per sfruttarne la particolarità (dal foro entra un fascio di luce che consentiva studi di astronomia).
Leggenda vuole che dal foro di 9 metri di diametro che si apre al centro della cupola non entri la pioggia. La realtà è che nel Pantheon piove. Il pavimento, proprio in corrispondenza dell'apertura, è fornito di fori per favorire lo scolo delle acque.