Perché abbiamo il bisogno di grattarsi?

Domanda di: Eustachio Bruno  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Si è così scoperto che anche senza la sensazione di prurito, grattarsi stimola le aree del cervello che gestiscono i ricordi e il piacere, mentre reprime quelle legate alle sensazioni di dolore e alle emozioni.

Perché ci viene da grattarmi?

La manifestazione di prurito può essere segno di diverse condizioni: allergie da contatto, intolleranze alimentari, dermatiti, lesioni cutanee di vario tipo, malattie renali, malattie epatiche, malattie endocrine, edema, neoplasie (morbo di Hodgkin), malattie infettive (morbillo, varicella), malattie neurologiche.

Perché proviamo piacere quando ci grattiamo?

Ne è emerso che, anche se il gesto viene compiuto in assenza di prurito, vengono stimolate le aree del cervello che normalmente gestiscono i ricordi e il piacere, mentre si disattivano quelle del dolore e delle emozioni.

Cosa succede se non mi gratto?

Il prurito causato dalla pelle a tendenza atopica può scomparire se non ti gratti. La verità è che se gratti la pelle secca e arrossata, puoi peggiorare la situazione. Quando ti gratti, le unghie danneggiano la pelle rendendola arrossata.

Cosa fare per evitare di grattarsi?

Giocare con una pallina antistress, mettere delle biglie nelle tasche, fare lavori manuali... tenere le mani occupate non è difficile, basta pensarci per trovare un modo! È un buon riflesso per evitare di grattarsi in modo compulsivo. Mettere in tasta un pezzetto di velcro da grattare può essere una soluzione.

Grattarsi la fronte- Segnali di comunicazione non verbale