Domanda di: Sig. Mirco Marino | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Il legame tra colesterolo alto e crostacei è stato a lungo additato come pericoloso per chi soffre di ipercolesterolemia. Infatti, i crostacei sono alimenti che contengono una buona percentuale di colesterolo. In un etto di gamberi, ad esempio, vi è in media più colesterolo che in una tazza di latte.
Quali sono le possibili controindicazioni del gambero? L'aspetto negativo legato al consumo dei gamberi è il fatto di essere fonti di quantità di un certo peso di colesterolo. Per questo il loro consumo non deve mai superare certi limiti, pena il rischio di sviluppare aterosclerosi.
I problemi più seri si possono avere a livello epatico e soprattutto dei reni con conseguenze anche sull'apparato circolatorio. Esiste anche il pericolo che possano attivare dei processi tumorali; infatti L'Agenzia Internazionale per il Cancro (IARC) lo ha classificato come cancerogeno.
All'interno di questa parte del gambero vi sono delle sostanze dannose per la nostra salute. Stiamo parlando innanzitutto del cadmio che, per l'appunto, si accumula soprattutto nella testa di questi animali.
I benefici derivati dal consumo di questi crostacei, infatti, sono molteplici. Nonostante siano ipocalorici, circa 80 kcal per 100 grammi, sono ricchi di proteine, vitamine, sali minerali e di acidi grassi insaturi, che fanno bene al metabolismo, alla pelle, alle ossa ,al sistema cardiovascolare e a quello nervoso.