Perché i tatuaggi sulle dita vanno via?

Domanda di: Gianleonardo De Santis  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il dorso delle mani
Come detto in precedenza, la pelle delle mani non facilita la penetrazione dell'inchiostro, che apparirà così meno brillante (in caso di inchiostro colorato) o meno nero. «Oltre a ciò, va anche considerato l'elemento usura - aggiunge Glimskär - perché le mani si usano di continuo.

Perché non tatuare le mani?

Molti tatuatori non eseguono tatuaggi sulle mani, perché si tratta di una superficie irregolare, con pelle e strutture ossee molto delicate che rendono molto difficile realizzare un tatuaggio a regola d'arte.

Perché i tatuaggi sulle mani si rovinano?

Il tatuaggio sul dorso delle mani sbiadisce più in fretta.

Inoltre, in questo caso entra in gioco l'usura vera e propria: le mani si usano e si lavano di continuo. Anche il poco grasso sottocutaneo non permette al colore di persistere a lungo in maniera perfetta.

Dove è meglio non tatuarsi?

Sarebbe meglio non tatuare le zone ad alta motilità, ovvero quelle in cui la pelle tende a distendersi e/o a piegarsi, proprio perché un eccessivo movimento può rendere più difficoltosa la guarigione di un pezzo.

Come si chiamano i tatuaggi sulle dita?

Mehndi, detto anche mehandi, mehindi o mendi è un termine hindi per indicare un tatuaggio temporaneo eseguito con henné naturale rosso (Lawsonia inermis), dipinto su mani e piedi. Viene usato in Vicino Oriente e nel Nordafrica per la decorazione di mani e piedi per il rito nuziale, benaugurante e di protezione.

❌ I TATUAGGI DA NON FARE ❌