I 4/5 dei rifiuti di plastica nel mare entrano sospinti dal vento o trascinati dagli scarichi urbani e dai fiumi. Il resto è prodotto direttamente dalle navi che solcano i mari che siano esse pescherecci, votate al trasporto o al turismo.
Perché nel Mar Mediterraneo si accumula molta plastica?
La sorgente principale della plastica dispersa in mare sono le attività costiere. Il 78% è legato a una gestione inefficiente dei rifiuti, che peggiora ulteriormente nel periodo estivo a causa dell'aumento dei flussi turistici e delle relative attività ricreative.
Oltre a immettere microplastiche nocive, lo soffoca e, impedendo la penetrazione dei raggi del sole, ne riduce la luminosità e ne favorisce il raffreddamento, con conseguenze catastrofiche sull'ecosistema, sulle correnti marine e sul clima.
Perché il Mediterraneo è uno dei mari più esposti al problema della plastica?
Nel Mediterraneo la concentrazione di plastica è in aumento anche a causa del cambiamento climatico, che sta facendo registrare un cambiamento dei flussi di entrata e uscita dallo stretto di Gibilterra. Per questo motivo attualmente il Mediterraneo accoglie flussi dall'oceano Atlantico che prima non erano presenti.
Anche perché la plastica è un materiale che non si degrada mai completamente, riducendosi in microframmenti sempre più piccoli, che poi diventano le cosiddette microplastiche. E sono proprio queste ultime che, poi, finiscono per essere preda di pesci e crostacei entrando nella nostra catena alimentare.