Il consumo continuativo può esporre infatti ad alti livelli proprio di mercurio, con possibili conseguenze a lungo termine sulla salute. Quindi, soprattutto per i bambini si raccomanda il consumo di altre varietà di pesce.
Tuttavia, i nutrizionisti ritengono che ha scarsi valori nutrizionali. Negli ultimi tempi inoltre, in Italia il Pangasio sta venendo bandito da molte catene di supermercati e anche nelle mense scolastiche. E non tanto per le succitate scarse doti nutrizionali. Bensì perché può risultare pure nocivo per l'organismo.
Il pangasio è un prodotto della pesca di provenienza tipicamente orientale; si tratta di un pesce di acqua dolce originario dell'Asia indo-cinese, dove l'allevamento si concentra soprattutto alla foce dei fiumi vietnamiti.
I sei pesci che consigliamo di limitare, soprattutto in gravidanza e durante la crescita, sono il pesce spada e il tonno (per l'accumulo di metalli pesanti nel loro corpo) e i pesci più grassi (con maggior percentuale lipidica nella carne), come il salmone, lo sgombro, l'aringa e la verdesca.
Contiene diverse vitamine del gruppo B e in particolare niacina, ma anche sali minerali come potassio, fosforo, iodio e ferro. Non sono presenti carboidrati e fibre, e la quantità di colesterolo nelle sue carni è praticamente irrilevante.