Domanda di: Ing. Guido Pagano | Ultimo aggiornamento: 20 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Può capitare in alcuni casi che il tatuaggio pruda anche dopo molto tempo che sia stato eseguito. Molti pensano si tratti di un'allergia, ma questa di solito è l'ultima delle cause. Una delle cause più comuni è la disidratazione e la pelle secca. Il tatuaggio va idratato in continuazione e protetto dal sole in estate.
Oltre all'infiammazione fisiologica associata al tatuaggio e al più generale processo di rigenerazione della pelle, dopo aver fatto un tatuaggio può comparire prurito a causa di infezioni e allergie cutanee ai componenti degli inchiostri (principalmente, metalli come nichel, cromo o cadmio e prodotti di degradazione ...
Il prurito su un tatuaggio fatto da pochi giorni è normale ed è dovuto al processo di guarigione della pelle. La sensazione di prurito generalmente dura da alcuni giorni fino a una settimana circa, con un'intensità a calare.
Le manifestazioni cutanee più tipiche che compaiono come conseguenza della sensibilizzazione del sistema immunitario comprendono il rossore e il gonfiore della pelle nella zona tatuata, generalmente accompagnati da prurito, anche molto inteso, e talvolta da papule o bolle.
Col passare degli anni la pelle infatti diventa più secca e il tatuaggio diventa opaco e indefinito nei bordi. L'idratazione è la risposta a questi problemi: una corretta idratazione della pelle tatuata aumenta le dimensioni delle cellule che portano l'inchiostro, così da aumentarne la visibilità dall'esterno.