Perché il vino Ripasso si chiama così?

Domanda di: Ing. Ione Marchetti  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il metodo Ripasso è una pratica antica che consiste nel “ri-passare”, quindi “mettere in contatto”, il vino Valpolicella con le vinacce dell'Amarone o del Recioto, per circa 15-20 giorni, durante i quali avviene una seconda fermentazione alcolica.

Perché Ripasso?

Questo metodo si chiama Ripasso perché si ripassa un vino Valpolicella sulle bucce del Recioto. I cantinieri non volevano che i clienti sapessero di questo trucco che usavano in realtà per migliorare un vino di seconda scelta.

Che differenza c'è tra Amarone e Ripasso?

L'Amarone è di sicuro un vino più strutturato rispetto al Ripasso che invece si avvicina maggiormente al Valpolicella Classico. Anche il colore presenta una differenza lieve, infatti l'Amarone è di un rosso carico tendente al granato, invece il Ripasso presenta un rosso rubino.

Che differenza c'è tra Valpolicella e Valpolicella Ripasso?

Il Valpolicella Ripasso risulta caratterizzato da una maggior struttura e longevità rispetto al Valpolicella base, da una maggiore alcolicità, da un'acidità più bassa e una maggior rotondità, da un più elevato valore in estratti e in sostanze fenoliche.

Perché il vino Amarone si chiama così?

Il nome deriva dalla parola “amaro”, adottata per distinguerlo dal Recioto della Valpolicella, un vino dal sentore molto più dolce. L'Amarone è nato quasi per caso, per errore si può dire. Un errore involontario avvenuto durante la produzione del Recioto.

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