Perché la popolazione italiana è in calo?

Domanda di: Radames Orlando  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Il calo di popolazione generale, infatti, non dipende solo dal saldo naturale negativo, ma da una diminuzione costante di migranti e stranieri che scelgono di vivere nel nostro paese. Rispetto al 2020, il censimento ha registrato 141.178 persone in meno.

Quali furono le cause del calo della popolazione?

La crisi demografica fu dovuta a due fattori:
  • un calo delle nascite determinate da una loro limitazione e dall'infanticidio, cioè la volontaria uccisione dei bambini appena nati;
  • un aumento della mortalità dovuta a guerre, carestie, malattie che si diffusero in seguito alle invasioni barbariche.

Quando è iniziato il calo demografico in Italia?

Il forte calo è avvenuto tra il 1980 e il 1995: in quei 15 anni gli under 19 sono passati dal 30 al 21 per cento. Le persone tra i 20 e i 30 anni sono invece scesi dal 35 per cento della popolazione al 21 per cento: in questo caso si è registrato un rapido calo a partire dal 1995 in poi.

Quanti saranno gli italiani nel 2050?

Le nuove previsioni sul futuro demografico del Paese, aggiornate al 2021, confermano la presenza di un potenziale quadro di crisi. La popolazione residente è in decrescita: da 59,2 milioni al 1° gennaio 2021 a 57,9 mln nel 2030, a 54,2 mln nel 2050 fino a 47,7 mln nel 2070.

Quali sono le cause della denatalità?

Oltre alla scelta di non avere figli consapevole e dovuta a cause mediche, la denatalità é infatti causata da problemi economici, disuguaglianze, precarità e disoccupazione femminile. La mancanza di assistenza e servizi per l'infanzia colpisce sempre le famiglie più fragili.

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