Domanda di: Radio Colombo | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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Shein prende le merci prodotte dalle sue fabbriche in Cina e le rivende direttamente al pubblico, senza intermediari (come fanno invece i grandi marchi) e abbattendo i costi.
Secondo il marchio, vengono lanciati 500 nuovi articoli di abbigliamento al giorno. La spiegazione data sul sito è che testano un prodotto con una tiratura di soli 50-100 pezzi e, se vedono che la tendenza ha preso piede, iniziano la produzione di massa.
LE CRITICHE AL MODELLO SHEIN: OMBRE SULLO SFRUTTAMENTO DEI LAVORATORI. Una delle critiche mosse al modello Shein, ragazze, si basa proprio sullo sfruttamento della manodopera, punto oscuro non solo di questo brand ma che -a ondate- riguarda un po' tutti i marchi di fast fashion.
La qualità dei vestiti di Shein è incerta: certi capi sembrano resistenti, altri utili solo per pulire la polvere dei termosifoni. Non c'è un vero standard, perché non esiste un controllo qualità complessivo: decine di fabbriche nel mondo producono centinaia di modelli diversi.
I prodotti Shein sono per lo più realizzati in plastica. Quasi il 60% dell'abbigliamento femminile Shein è in poliestere e altri materiali derivati dal petrolio come nylon, acrilico, poliuretano (PU) o elastan.