Perché l'acciaio si ossida?

Domanda di: Costantino Esposito  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Se nell'acciaio al carbonio il ferro si lega con l'ossigeno dell'aria o dell'acqua formando ossido di cromo, da tutti conosciuto come ruggine. Nell'inox è il cromo a legarsi con l'ossigeno formando una pellicola di qualche micron di ossido di cromo: lo strato passivo.

Come non far ossidare l'acciaio?

Anche il bicarbonato è un ottimo ingrediente per lucidare l'acciaio in modo ottimale: basterà intingere uno spazzolino da denti nel bicarbonato puro, sfregandolo per bene sulle superfici per smacchiarle e regalare loro una lucentezza eccezionale, trattando così anche l'acciaio più rovinato.

Quando si ossida l'acciaio?

L'acciaio può ossidarsi in certi casi (per esempio, temperature molto alte: oltre 800°C). In condizioni normali di utilizzo, l'ossido di cromo contenuto nell'acciaio inossidabile sviluppa una pellicola di ossido trasparente sul metallo.

Perché l'acciaio si annerisce?

L'acciaio tende, infatti, a sporcarsi facilmente e, soprattutto, subisce nel tempo come aniticipato il processo dell'ossidazione, un fenomeno naturale scaturito dal contatto con l'aria e l'acqua che genera una sorta di alone scuro che si deposita sul metallo rendendolo opaco.

Cosa rovina acciaio?

Non lasciatelo mai a contatto per lungo tempo con sostanze come il succo di limone, l'acqua salata o l'aceto. Attenzione! Non usate mai detersivi che contengono cloro o suoi composti e non usate mai pagliette metalliche, sostanze abrasive e detersivi in polvere.

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