Tale situazione dipende essenzialmente dal fatto che la Sardegna (si legge nello studio) è la regione con un più alto numero di bacini artificiali destinati alla produzione di acqua potabile, e questo causa un importante calo della qualità dell'acqua prodotta, un aumento considerevole delle ordinanze di non potabilità ...
Assumere acqua non potabile significa mettere a repentaglio la propria salute, perché al suo interno sono contenuti virus, batteri patogeni o parassiti in grado di addentrarsi nell'organismo provocando malattie. Questi pericoli possono manifestarsi anche venendo semplicemente a contatto con questo tipo di liquido.
L'approvvigionamento idrico dell'isola deriva in parte da acque superficiali immagazzinate e regolate dai numerosi invasi presenti sull'isola (57%) e in parte da fonti di approvvigionamento sotterranee (43%), cioè dalle falde acquifere presenti nel sottosuolo.
L'acqua può dirsi potabile quando presenta le caratteristiche di limpidezza, gradevolezza del sapore e non mostra a prima vista sostanze in sospensione; inoltre, è indispensabile che l'acqua sia inodore e incolore per dirsi davvero potabile.
Bere acqua non potabile significa mettere a rischio la nostra salute, perché è uno strumento tramite il quale i batteri patogeni, i virus o i protozoi parassiti possono penetrare nel nostro organismo, causando malattie.