Il termine "paradiso" deriva, per mezzo del latino ecclesiastico e quindi del greco biblico, da termini di ambito iranico i quali non possiedono alcun significato religioso ma, più semplicemente, indicano il "giardino", il "parco", riservato al re.
I primi a sognare il paradiso furono i sumeri e lo chiamarono Dilmun: si trova descritto in una tavoletta (2500 circa avanti Cristo) come un luogo puro e splendido, dove non esistono malattie né violenza. La parola "paradiso" deriva invece dall'antico persiano piridaeza, e significa giardino, parco.
Iraq meridionale. La maggior parte degli studiosi di tutto il mondo sono convinti che il "Giardino dell'Eden", si trovasse nella regione del Sumer, nel moderno Iraq, alla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate.
Le anime vengono allora a disporsi in sette gruppi disposti secondo la virtù che gli è propria, e cioè: spiriti difettivi, spiriti operanti per la gloria terrena, spiriti amanti, spiriti sapienti, spiriti combattenti per la fede, spiriti giusti e spiriti contemplanti.
Quando l'anima lascia il corpo tende a ricordare, con più o meno attaccamento, le esperienze terrene e potrebbe avere difficoltà nel proseguire il suo cammino: tuttavia, il percorso di reincarnazione una volta iniziato deve essere necessariamente portato a termine.