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Qual è il contrario di incipit?
≈ apertura, avvio, inizio, principio. ↔ chiusura, conclusione, fine, termine.
Cosa c'è tra il prologo e l'epilogo?
Il prologo non va confuso con la prefazione: il primo è interno al racconto, documento, la seconda è anteposta allo scritto. L'epilogo di un racconto è spesso una delle parti più significative. Epilogo, in modo analogo, deriva dal greco, “epi” sopra e “logos” parola, e significa conclusione, termine, fine.
Qual è l'opposto di timido?
↔ affabile, disinibito, disinvolto, estroverso, socievole. ↑ grintoso, impudente, sfacciato, sfrontato, sicuro di sé.
Qual è il contrario di amore?
affezione, amorevolezza, attaccamento, bene, inclinazione, predilezione, trasporto. ↔ disamore, freddezza, indifferenza. ↑ animosità, astio, avversione, odio, ostilità. Espressioni: amore di sé ≈ egocentrismo, egoismo.
Qual è il contrario di Down?
contrari normale, normodotato.
Chi scrive la prefazione?
La prefazione è un testo che l'autore di un libro, o altra persona (come ad esempio un curatore), pone all'inizio dell'opera per illustrare le origini, le caratteristiche e le finalità del lavoro compiuto, garantendo una buona lettura del testo e attribuendogli veridicità.
Cosa c'è dopo il prologo?
La tragedia inizia generalmente con un prologo (da prò e logos, discorso preliminare), che ha la funzione di introdurre il dramma; segue la parodo, che consiste nell'entrata in scena del coro attraverso dei corridoi laterali, le parodoi; l'azione scenica vera e propria si dispiega quindi attraverso tre o più episodi ( ...
Che differenza c'è tra prefazione e introduzione?
la prefazione serve a presentare al lettore la propri opera o l'autore e di solito la scrive una persona diversa dall'autore, es: un giornalista, direttore editoriale ecc. Serve soprattutto quando si scrivono saggi, o romanzo. L'introduzione consente, invece, di esporre l'argomento del libro,.
Qual è il contrario di vituperare?
‖ denigrare, offendere. ↔ apprezzare, elogiare, encomiare, lodare. vituperare v.
Qual è il contrario di preludio?
‖ inizio, principio. ↔ conclusione, esito, fine, termine.
Qual è il contrario di Riccò?
↓ abbiente, agiato, benestante. ↔ indigente, (non com.) malagiato, non abbiente, povero. ↑ miserabile, misero, nullatenente.
Qual è il contrario di nero?
↔ chiaro, limpido, luminoso, sereno, soleggiato, terso.
Qual è il contrario di coraggio?
↑ eroicità, eroismo. ‖ avventatezza, baldanza, spavalderia, sventatezza, temerarietà. ↔ codardia, (fam.) fifa, paura, pavidità, pusillanimità, timore, vigliaccheria, viltà.
Qual è il contrario di amicizia?
‖ affiatamento, affinità, confidenza, dimestichezza, fratellanza, simpatia. ↔ antipatia, avversione, inimicizia, malevolenza, ostilità. ▲ Locuz.
Qual è l'opposto di Gentile?
carino, civile, cordiale, cortese, (non com.) costumato, educato, garbato, urbano. ↔ cafone, incivile, inurbano, maleducato, scortese, scostumato, screanzato, sgarbato, villano.
Qual è il contrario di simpatico?
gradevole, attraente, cordiale, piacente, piacevole, amabile, affabile, divertente, estroverso, interessante, espansivo, amichevole. CONTR antipatico, sgradevole, odioso, repellente.
Qual è il contrario di allegro?
«che prova tristezza» e «che comunica tristezza», anche con coppie di opposti con la medesima radice: avvilito/avvilente; demoralizzato/demoralizzante; depresso/deprimente; scoraggiato/scoraggiante: Era avvilito di doversi scusare come uno scolaretto (I.
Come si chiama la parte iniziale di un libro?
Il frontespizio è la pagina iniziale di un libro, ovvero quella che il lettore vede per prima dopo aver aperto la copertinaed è la fonte principale d'informazione a cui bisogna attenersi nella citazione bibliografica di un libro. Può anche essere la terza pagina, qualora sia preceduto dall'occhiello.
A cosa serve l'epilogo?
È una parte completa, come un piccolo capitolo a sé stante. È l'opposto del prologo e, mentre il primo serve a presentare al lettore i personaggi prima dell'azione, l'epilogo può essere utilizzato per far conoscere gli sviluppi futuri della vicenda.
Come si chiama la frase che si mette all'inizio di un libro?
Esergo o epigrafe Massima, citazione o motto all'inizio di uno scritto. L'“esergo” è un aforisma o una citazione che segue la dedica e che precede il primo capitolo del testo.