Lo standard è suddiviso in Euro 5a e Euro 5b, quest'ultimo in vigore dal 2012. Per la prima volta viene fissato un tetto massimo alle emissioni di polveri sottili da parte delle auto a benzina, che non possono emettere più di 1 g/km di Co, 0,075 g/km di Hc, 0,06 g/km di Nox e 0,005 g/km di Pm.
Attualmente gli Euro 5 benzina o diesel possono circolare, salvo condizioni emergenziali che dispongono il blocco o le domeniche ecologiche. Dal 1 ottobre 2022 anche le Euro 5 diesel saranno definitivamente escluse dalla circolazione.
Potrebbe essere che un veicolo euro 5b risponda anche all'euro 6, in quanto rispetta i parametri sopra descritti; ma per far risultare ciò ufficialmente, occorre un collaudo presso l'Ufficio della Motorizzazione Civile, previo nulla osta del costruttore con aggiornamento della carta di circolazione.
Euro 6b – uguale immatricolazione, più basse emissioni di PM, ridotte a 0,0045 g/km per gasolio e benzina. Euro 6c – veicoli immatricolati dal settembre 2018, riduzione del PM per vetture a benzina e nuovo metodo di rilevamento su strada WLTP (Worldwide harmonized Light vehicles Test Procedures)
In questa categoria rientrano tutte le vetture omologate dopo il 1° settembre 2009, ma con un eccezione per quelle che erano già a listino all'entrata in vigore della norma, che hanno potuto essere immatricolate fino al primo gennaio 2011 nonostante non rispettassero gli standard Euro 5.