Qual è la differenza tra prescrizione e archiviazione?

Domanda di: Trevis Sartori  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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La prescrizione rappresenta una vicenda relativa all'estinzione dei reati, nel senso che quando matura, non si potrà più procedere nei confronti di chi ha commesso il fatto. Se la prescrizione dovesse scattare durante le indagini preliminari, il magistrato del pubblico ministero dovrà disporre l'archiviazione.

Quando si va in prescrizione?

La prescrizione estingue il reato(2) decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto e a quattro anni se si tratta di contravvenzione, ancorché puniti con la sola pena pecuniaria.

Cosa vuol dire andare in prescrizione?

La prescrizione è il periodo di tempo indicato dalla legge entro il quale una persona deve far valere un proprio diritto. Trascorso inutilmente questo lasso temporale, il diritto si estingue e la persona non può più esercitarlo (si parla di prescrizione c.d. estintiva ).

Quando il pm chiede l'archiviazione?

L'art. 408 c.p.p. stabilisce che il Pubblico Ministero può presentare al giudice una richiesta di archiviazione se ritiene che la notizia di reato sia infondata, in quanto gli elementi che ha acquisito durante le indagini preliminari non sono idonei a sostenere l'accusa in giudizio.

Che cos'è la prescrizione di un reato?

La prescrizione del reato, codificata nell'art. 157 del Codice penale, è effetto giuridico del decorso del tempo e trova la sua ratio nel venir meno dell'interesse dello Stato di far eseguire una condanna come conseguenza della commissione o omissione di un'azione incriminata dalla legge penale come reato.

PRESCRIZIONE O ASSOLUZIONE: qual è la differenza?