Domanda di: Dr. Nunzia Fiore | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Maschera di Bergamo, Arlecchino ha un nome che, per il suo vestito a losanghe colorate, è diventato nella lingua italiana sinonimo di 'multicolore'. Il suo nome è ripreso, forse, da quello di Hellequin, un diavolo buffone del Medioevo francese, e inizialmente connotava un poveretto, stupido e pronto a menare le mani.
La maschera di Arlecchino ha origine dalla contaminazione di due tradizioni: lo Zanni bergamasco, da una parte, e "personaggi diabolici farseschi della tradizione popolare francese", dall'altra.
Spesso noto come maschera della tradizione della Commedia dell'arte veneziana, Arlecchino è, in realtà, un personaggio di origine bergamasca che nelle rappresentazioni assumeva il ruolo dello Zanni, un servitore generalmente sciocco, ingenuo e dispettoso.
La maschera di Arlecchino è anche una bellissima favola.
Arlecchino era triste perché la madre, che era vedova e povera, non poteva comperare la stoffa per il suo vestito. Le mamme degli amici di Arlecchino le regalarono allora gli avanzi di stoffa così la mamma di Arlecchino poté cucirgli il vestito.
Arlecchino è una maschera della Commedia dell'Arte veneziana che incarna il tipo del popolano sciocco e ignorante ma scaltro, atavicamente affamato, incapace di pensare a costruirsi una propria solidità se non frodando e raggirando gli altri.