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Qual è il contrario di incipit?
≈ apertura, avvio, inizio, principio. ↔ chiusura, conclusione, fine, termine.
Qual è il contrario di preludio?
‖ inizio, principio. ↔ conclusione, esito, fine, termine.
Cosa c'è alla fine del libro?
Il còlophon (più desueto colofone) è un breve testo che riporta informazioni relative alla produzione di una pubblicazione, tra cui particolarmente rilevanti, nel caso dei libri, sono le note tipografiche.
Come si chiama il finale di un libro?
Epilogo, in quanto termine più ricercato di “fine” o “conclusione”, viene spesso associato all'atto conclusivo di un racconto molto lungo, epico o raccolto in diversi atti.
Come si chiama la prima parte di un libro?
Il frontespizio è la pagina iniziale di un libro, ovvero quella che il lettore vede per prima dopo aver aperto la copertinaed è la fonte principale d'informazione a cui bisogna attenersi nella citazione bibliografica di un libro. Può anche essere la terza pagina, qualora sia preceduto dall'occhiello.
Qual è il sinonimo di frase?
[unità di discorso dotata di autonomia sintattica e di talune funzioni grammaticali e comunicative essenziali] ≈ ‖ clausola, enunciato, periodo, proposizione. 2. (estens.) [nel linguaggio corrente, insieme di parole sintatticamente e semanticamente coeso] ≈ espressione, locuzione.
Qual è il sinonimo di doppio senso?
doppio senso [battuta salace basata su un equivoco di significato] ≈ battuta, (lett.) salacità.
Qual è il contrario di raccontare?
CONTR ascoltare || tacere, tener segreto, passar sotto silenzio, nascondere, celare.
Qual è il contrario di amore?
affezione, amorevolezza, attaccamento, bene, inclinazione, predilezione, trasporto. ↔ disamore, freddezza, indifferenza. ↑ animosità, astio, avversione, odio, ostilità. Espressioni: amore di sé ≈ egocentrismo, egoismo.
Qual è l'opposto di timido?
↔ affabile, disinibito, disinvolto, estroverso, socievole. ↑ grintoso, impudente, sfacciato, sfrontato, sicuro di sé.
Qual è il contrario di Down?
contrari normale, normodotato.
Come si chiama la frase che si mette all'inizio di un libro?
Esergo o epigrafe Massima, citazione o motto all'inizio di uno scritto. L'“esergo” è un aforisma o una citazione che segue la dedica e che precede il primo capitolo del testo.
Come si chiama la ristampa di un libro?
Copia o ristampa di un'edizione pressoché identica all'originale; inizialmente riferita al procedimento tecnico che comportava la riproducibilità di un volume originale soltanto attraverso la sua distruzione.
Come si chiama la copertina di un libro?
L'esterno. Copertina: è l'involucro che protegge i fascicoli di cui si costituisce il libro. La faccia principale, con titolo, autore e spesso illustrazione, si chiama prima di copertina o piatto anteriore; la faccia opposta si chiama invece quarta di copertina o piatto posteriore.
Come si chiama il testo dietro il libro?
La quarta di copertina, come dice il nome, è la quarta e ultima parte da stampare della copertina di un libro. Però con quarta di copertina si indica anche il testo contenuto sulla quarta facciata della copertina, quindi sul retro del libro, e che descrive il contenuto del libro stesso.
Perché il libro si chiama libro?
Dal latino librum, che indica una delle tre parti della corteccia dell'albero, la più interna e morbida (le altre sono scorza e alburno). La radice europea del termine è "lap" (sbucciare). In alcune piante, come il papiro o il lino, il libro si presenta come una lamina fibrosa.
Come si chiama il testo sul retro dei libri?
La quarta di copertina comprende il testo che è contenuto sulla quarta facciata e quindi sulla parte posteriore del libro. Oltre a contenere una serie di informazioni importanti come il prezzo, questo spazio è utilizzato per inserire una breve descrizione del contenuto del libro.
Qual è il contrario di sonoro?
↔ dimesso, semplice, sobrio.
Qual è il contrario di Placido?
pacioso, quieto, tranquillo. ‖ flemmatico, imperturbabile. ↔ agitato, con la bava alla bocca, inquieto, irrequieto, nervoso. ↑ (gerg.)
Qual è il contrario di allegro?
«che prova tristezza» e «che comunica tristezza», anche con coppie di opposti con la medesima radice: avvilito/avvilente; demoralizzato/demoralizzante; depresso/deprimente; scoraggiato/scoraggiante: Era avvilito di doversi scusare come uno scolaretto (I.