Quali buoni postali non vanno in successione?

Domanda di: Giulio Villa  |  Ultimo aggiornamento: 29 marzo 2023
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Alla lettera I, il legislatore afferma che i titoli garantiti dallo Stato, come i buoni fruttiferi postali che hanno la garanzia della Cassa depositi e prestiti, non sono compresi nell'attivo ereditario, quindi non devono essere inseriti nella dichiarazione di successione.

Quali buoni fruttiferi postali vanno in successione?

Esiste un solo caso in cui i buoni devono per forza essere inseriti in successione, ed è quando sono dematerializzati, cioè quando le poste li hanno riportati nella dichiarazione di consistenza. Per maggiori informazioni ponici la tua domanda o consulta una nostra sede.

Come funziona la successione dei buoni fruttiferi postali?

In materia di buoni postali fruttiferi cointestati e recanti la clausola “pari facoltà di rimborso”, in caso di morte di uno dei cointestatari, ciascun cointestatario superstite è legittimato ad ottenere il rimborso dell'intera somma portata dal documento.

Quanto si paga di successione sui buoni postali?

Inoltre, i Buoni fruttiferi postali sono esenti da imposta di successione.

Cosa succede se non si dichiarano i buoni fruttiferi?

C'è tuttavia il rischio di ricevere multe di oltre 5.000 euro dall'Agenzia delle Entrate per i titolari di libretto postale e buoni fruttiferi che non dichiarano questi dati. Bisogna prestare attenzione alle dichiarazioni reddituali soprattutto se il contribuente richiede agevolazioni fiscali e sussidi governativi.

RIMBORSO BUONI POSTALI e PRATICA DI SUCCESSIONE