Quali complicanze si possono verificare dopo il trapianto?

Domanda di: Ing. Guendalina Milani  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
Valutazione: 4.1/5 (41 voti)

Le complicanze possibili dopo un trapianto includono:
  • Rigetto.
  • Infezioni.
  • Cancro.
  • Aterosclerosi.
  • Problemi renali.
  • Gotta.
  • Malattia del trapianto contro l'ospite.
  • Osteoporosi.

Come si manifesta il rigetto di trapianto?

Compare, generalmente, nei primi mesi dopo il trapianto. I disturbi (sintomi) che indicano la presenza di un rigetto acuto sono: malessere generale, tachicardia, febbre, nausea, vomito e, nei casi più gravi, segni clinici di scompenso cardiaco.

Cosa succede dopo il trapianto?

In genere, dopo il trapianto il recupero totale del sistema immunitario richiede dai 12 ai 18 mesi. Il primo anno dopo il trapianto è come il primo anno di vita di un neonato. Nell'arco di questo periodo, si è a rischio di infezioni.

Qual'è la principale causa di morte nei trapiantati di organo solido dopo il primo anno di vita del trapianto?

Nei trapiantati di rene il 38% delle cause di morte è legato ad una patologia cardiovascolare spesso con rene ancora ben funzionante; nei trapianti sia di cuore che di fegato le patologie vascolari, dopo il primo anno di vita del trapianto, costituiscono una delle principali cause di morte.

Quali fattori influiscono sulla riuscita di un trapianto?

Il principale criterio di abbinamento donatore/ricevente è quello della compatibilità, basato sulla tipizzazione tissutale; tuttavia, la scelta è influenzata anche da altri parametri, come l'età e lo stato di salute generale del ricevente.

Quali complicanze si possono verificare durante e dopo il trapianto di midollo osseo?