Quali marche di vestiti sfruttano i bambini?

Domanda di: Ileana D'amico  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Nike, Adidas, Reebok e Puma sono le aziende più accusate. il problema riguarda soprattutto i paesi più poveri ed in via di sviluppo, come Asia, Oceania, America e Europa dell' est. Il lavoro minorile è causa, e non solo conseguenza, di povertà. Noi cosa possiamo fare?

Quali brand sfruttano?

Alcune di queste aziende sono Nike, Zara, H&M, Puma, Tesco, C&A, Gap o Marks&Spencer. In totale, oltre 400.000 lavoratori dell'abbigliamento sarebbero sotto pagati, al di sotto del minimo sindacale stabilito dallo stato indiano, dall'aprile del 2020.

Cosa c'è dietro Zara?

Inditex è l'azienda dietro ai famosi marchi low cost Zara, Mango e Berska, tra altri.

Qual è la situazione del lavoro minorile in Italia?

Ma quanti sono i giovanissimi che lavorano ancor prima dell'età legale per farlo? Una ricerca della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, pubblicata nel 2021, stima che ben 2,4 milioni di occupati in età 16-64 anni hanno iniziato a lavorare prima dei 16 anni, ovvero complessivamente il 10,7% degli occupati nel 2020.

Cosa fa l Unicef contro lo sfruttamento minorile?

L'UNICEF promuove un approccio integrato per eliminare il lavoro minorile, che include il rafforzamento di iniziative per i genitori e il contrasto delle convenzioni culturali che giustificano e perpetuano il lavoro dei bambini, oltre al rafforzamento del quadro normativo e sociale e dei meccanismi di denuncia.

Ecco chi produce i nostri vestiti - Nemo - Nessuno escluso 30/11/2017