Domanda di: Nick Montanari | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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La puntura del calabrone
Il calabrone attacca l'uomo solo se si sente minacciato, vuole difendere il suo nido e proteggere la regina. Il pungiglione liscio e retrattile difficilmente resta conficcato nella pelle della sua vittima; per questo motivo il calabrone può pungere più volte.
Pur essendo un insetto prevalentemente diurno, il calabrone svolge anche attività parzialmente notturna se attirato dalle luci artificiali che ha imparato essere altrettanto gradite a varie sue prede, e lo si può trovare attivo anche in autunno inoltrato.
Come abbiamo visto, vespe e calabroni sono ghiotte di sostanze dolci, ma anche di carne e pesce. Quindi per attirarle nell'esca useremo proprio queste sostanze. Si può realizzare una miscela di acqua con zucchero e aceto oppure inserire nella bottiglia della carne o del pesce avariato.
E' attivo negli orari diurni, ma non c'è un orario fisso in cui scelgono di andare a riposare e dormire: se necessario, pur essendo piuttosto raro, il calabrone resta in circolazione anche negli orari notturni, e lo si può trovare per le strade e nei suoi ambienti anche di notte.
A differenza delle api, il calabrone possiede un pungiglione liscio che difficilmente rimane conficcato nella pelle del malcapitato. Grazie a questa caratteristica, l'insetto può pungere ripetutamente l'uomo, per questo motivo, dopo essere stati punti, è bene allontanarsi dall'area in cui ci si trova.