Quando c'è l'obbligo di cambiare residenza?

Domanda di: Marieva Mancini  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
Valutazione: 4.6/5 (37 voti)

Il cambio della residenza deve essere richiesto quando un cittadino, un intero nucleo familiare o una parte del nucleo familiare si trasferisce, come anticipato, da un Comune italiano o dall'estero in un altro Comune italiano.

Cosa succede se non si fa il cambio di residenza?

Se si cambia residenza e non si comunica l'avvenuto cambio entro i tempi prestabiliti, cioè 20 giorni dall'avvenuto cambio della residenza, secondo quanto previsto dalle leggi in vigore, si rischia di incorrere in sanzioni amministrative e civili e fino al reato di falso in atto pubblico, che è un reato penale.

Quanto tempo si può stare senza residenza?

Quante volte si può chiedere

Una volta trascorsi dodici mesi, il comune non considera più residenti temporanei, ma definitivi. Quindi, se allo scadere dei dodici mesi dimori ancora lì, non puoi rinnovare o prorogare la residenza temporanea, ma puoi solo richiedere l'iscrizione nel registro dei residenti definitivi.

Dove mettere la residenza se non si ha una casa?

Le persone senza fissa dimora devono essere iscritte nel registro dell'anagrafe della popolazione residente del Comune presso il quale hanno stabilito il proprio domicilio. In mancanza del domicilio si considerano residenti nel Comune di nascita (Legge 24/12/1954, n. 1228, art. 1 e 2).

Chi convive deve cambiare residenza?

La residenza, come noto, è il luogo ove una persona dimora abitualmente, ossia dove vive per gran parte dell'anno. Alla luce di ciò e del generale obbligo di ogni cittadino di rendersi reperibile, è obbligatorio fare il cambio di residenza tutte le volte in cui non si vive più in un determinato immobile.

RESIDENZA - DOMICILIO - ABITAZIONE: le differenze | avv. Angelo Greco