Come si fa a cambiare la destinazione d'uso di un locale?

Domanda di: Kayla Caputo  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Per procedere al cambio di destinazione d'uso di un immobile è necessario rivolgersi a un tecnico abilitato, che verifichi se la regolamentazione urbanistica vigente nel Comune in cui è ubicato l'immobile consenta il cambio di destinazione d'uso.

Quanto costa fare un cambio di destinazione d'uso?

Costi di massima per un cambio di destinazione d'uso

Per la parcella del professionista che seguirà la pratica, vanno calcolati dai 300 ai 700 euro; per i diritti di segreteria da versare alle amministrazioni comunali occorre calcolare dagli 80 ai 350 euro, a seconda dell'autorizzazione richiesta.

Quanto tempo ci vuole per fare un cambio di destinazione d'uso?

I tempi di risposta variano da comune a comune, ma possono raggiungere i 30 e i 45 giorni, fino ad allungarsi ulteriormente nei casi in cui, completati i lavori, si rendesse necessario fare richiesta del Certificato di Agibilità, sempre presso i competenti uffici del Comune.

Quando non si può fare il cambio di destinazione d'uso?

Possiamo dire, dunque, che non sempre è possibile fare questo cambio di destinazione d'uso: è importante fare una valutazione caso per caso. In generale, non si può cambiare destinazione d'uso se: Sussistono divieti espliciti indicati nel regolamento condominiale.

Quale pratica per cambio destinazione d'uso?

Per cambiare destinazione d'uso a un immobile non sempre è sufficiente una SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività). Se il cambio di destinazione d'uso interessa categorie edilizie e non omogenee con effetti incidenti sul carico urbanistico è necessario il permesso di costruire.

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