Quando fa male la vitamina D?

Domanda di: Ing. Gilda Marino  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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L'intossicazione da vitamina D si verifica quando i livelli ematici di 25(OH)D superano i 150 ng/ml (375 nmol/l). Per valutare la tossicità da eccesso di vitamina D, i medici misureranno anche i livelli di calcio e fosforo nel sangue ed eventualmente nelle urine.

Quali sono gli effetti collaterali della vitamina D?

Poiché la vitamina D aumenta l'assorbimento del calcio nell'intestino, le controindicazioni alla sua assunzione come farmaco o integratore comprendono calcoli renali, depositi di calcio nei reni (nefrocalcinosi) e livelli elevati di calcio nel sangue (ipercalcemia) o nelle urine (ipercalciuria).

Quando non si deve prendere la vitamina D?

Raccomanda la dottoressa Baroni: "Sconsigliamo di assumere megadosi, perché, se si verifica un eccesso di vitamina D, questo può portare perdite di calcio con conseguente indebolimento dell'osso. In letteratura sono segnalati maggiori rischi di caduta e fratture quando la vitamina D viene assunta con megadosi."

Quali sono i sintomi della vitamina D alta?

La vitamina D è una vitamina liposolubile molto importante per la salute delle ossa, del cuore e della mente.
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Tra i principali sintomi da intossicazione da vitamina D vi sono:
  • Battito cardiaco irregolare;
  • nausea;
  • stanchezza;
  • dolore addominale;
  • confusione mentale.

Quando non prendere dibase?

Non prenda DIBASE

- Se ha livelli elevati di calcio nel sangue (ipercalcemia) o nelle urine (ipercalciuria). - Se soffre di calcoli renali (nefrolitiasi) o di depositi di calcio nei reni (nefrocalcinosi). - Se soffre di una malattia dei reni (insufficienza renale) (vedere paragrafo "Avvertenze e precauzioni").

VITAMINA D: ASSUMERNE TROPPA FA MALE??