Quando il datore di lavoro urla al dipendente?

Domanda di: Edvige Barone  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Con sentenza n. 2378 del 20 gennaio 2022 la VI Sezione penale della Corte di Cassazione ha affermato che integra il reato di maltrattamenti il comportamento del datore di lavoro che offende il dipendente, soprattutto quando ciò avviene alla presenza di altre persone.

Cosa fare quando il datore di lavoro urla?

Il datore di lavoro può esercitare nei confronti del dipendente il c.d. richiamo verbale: si tratta di un richiamo fatto a parole (lo potremmo anche chiamare, semplicemente, una sgridata) nel caso in cui il lavoratore abbia combinato qualche guaio non troppo grave.

Quando è possibile denunciare il datore di lavoro?

Nell'ipotesi classica, ovvero in caso di lavoratore non assunto e quindi in nero, è possibile denunciare il datore entro e non oltre il termine prescrizionale breve di cinque anni. Questi decorrono dalla cessazione della condotta antigiuridica del datore di lavoro mantenuta durante il rapporto.

Quando il datore di lavoro può fare causa al dipendente?

Un'interessante sentenza della Corte di Cassazione, numero 33809 del 2021, è intervenuta sull'argomento. Ed ha spiegato che il datore di lavoro può licenziare e chiedere i danni al dipendente quando violi gli obblighi comportamentali in maniera grave. E può farlo anche violando la sua privacy.

Quando il capo urla sempre?

Urlare è un indice meta comunicativo che esprime il bisogno di dominanza del suo capo rispetto a lei e ai suoi collaboratori. Questo bisogno di dominanza, continuamente ribadito attraverso questi continui scoppi d'ira, è fastidioso e altamente frustante per lei.

Il tuo CAPO ti OFFENDE? Ecco come difenderti | Avv. Angelo Greco