Quando il verbo avere è ausiliare esempi?

Domanda di: Selvaggia Bellini  |  Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023
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Per esempio, se il verbo “potere” serve il verbo “fare”, viene utilizzato l'ausiliare avere, che andrebbe vicino al verbo “fare”, pertanto, si otterrà: “Ho potuto fare”, “Ha potuto fare”, e così via.

Come si riconosce l'ausiliare avere?

Se il verbo ha un uso intransitivo, ovvero non regge un complemento oggetto, allora l'ausiliare sarà essere. Invece se il verbo ha un uso transitivo, ovvero regge un complemento oggetto, allora l'ausiliare sarà avere.

Quali sono i verbi ausiliari del verbo avere?

AVERE O ESSERE? I due ausiliari (letteralmente 'che aiutano') della lingua italiana sono i verbi avere ed essere.

Cosa sono gli ausiliari del verbo essere e avere?

I verbi ausiliari essere e avere fanno parte dei cosiddetti verbi di servizio, ovverossia di qiuella categoria di verbi, di cui fanno parte anche i verbi servili e fraseologici, che hanno una funzione di sostegno nei confronti di altri verbi, dei quali completano o precisano il significato.

Come si usano i verbi ausiliari?

L'uso degli ausiliari coi verbi transitivi non pone problemi. Infatti, di regola, si usa avere nei tempi composti della diatesi attiva (ho amato, avevo amato, ecc.), mentre si usa essere nella diatesi passiva (sono amato, sono stato amato, ecc.).

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