Sia in presenza di spotting che di perdita ematica più importante è sempre opportuno per la paziente rivolgersi ad un medico; se il caso di spotting durante il primo trimestre è in genere fisiologico, quando il sanguinamento fosse particolarmente abbondante diventerebbe d'obbligo l'ospedalizzazione.
A cosa possono essere dovute le perdite di sangue?
Diverse sono le cause che possono innescare il sanguinamento vaginale: patologie neoplastiche (cancro al collo dell'utero, presenza di polipi uterini), patologie infettive e infiammatorie (clamidia, gonorrea, vaginite, cervicite, malattia infiammatoria pelvica), presenza di condilomi, pre-eclampsia.
Qual è la causa più frequente di sanguinamento uterino anomalo?
Il sanguinamento uterino disfunzionale dovuto a una disfunzione ovulatoria è la causa più frequente di sanguinamento vaginale anomalo, si verifica il più delle volte nelle donne con > 45 anni (> 50% dei casi) e nelle adolescenti (20% dei casi). Circa il 90% dei casi è anovulatorio; il 10% è ovulatorio.
Le false mestruazioni sono delle perdite ematiche di scarsa entità che si possono manifestare all'inizio della gravidanza, circa una decina di giorni dopo il concepimento. Il fenomeno è correlato alla rottura di qualche piccolo vaso sanguigno dell'endometrio, durante l'annidamento nell'utero dell'ovulo fecondato.
Le perdite di colore rosso vivo, invece, devono essere considerate un campanello d'allarme, soprattutto se abbondanti e in presenza di dolore pelvico. “In questo caso – avverte il medico – è bene consultare il ginecologo o recarsi in pronto soccorso: potrebbe trattarsi di una minaccia di aborto”.