Domanda di: Ing. Jack De luca | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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Il bonifico parlante si utilizza tutte quelle volte in cui il soggetto necessita di dimostrare una specifica spesa sostenuta per particolari lavori, in particolare è utile per chiedere l'accesso a determinate detrazioni fiscali, che seguono alcune spese secondo determinati bonus messi a disposizione dallo stato.
Le regole per il bonifico parlante sono state definite dalla Circolare n. 24/E del 2020, che ha stabilito che non è necessario laddove si opti per lo sconto in fattura oppure per la cessione del credito.
Le comunicazioni sono effettuate, in unica soluzione, entro il 16 marzo con riferimento ai dati dell'anno precedente. Nel caso di scarto dell'intero file contenente le comunicazioni, va effettuato un nuovo invio non oltre il quinto giorno lavorativo successivo al 16 marzo.
i contribuenti non titolari di reddito di impresa devono effettuare il pagamento delle spese sostenute mediante bonifico bancario o postale; i contribuenti titolari di reddito di impresa sono invece esonerati dall'obbligo di pagamento mediante bonifico bancario o postale.
Cosa succede se non ho fatto il bonifico parlante?
Nei casi di non completa compilazione del bonifico, tali da pregiudicare il rispetto dell'obbligo di operare la ritenuta, la spettanza del beneficio fiscale resta ferma laddove avvenga la ripetizione del pagamento con bonifico corretto (risoluzione n. 55/E del 2012).