Abbiamo iniziato a usarlo molto durante la Rivoluzione industriale, e oggi è il responsabile di circa un quarto della produzione di energia mondiale. Le sue riserve, secondo le stime, non si esauriranno prima di 250 anni.
Se consideriamo 1650 miliardi di barili come quantità di petrolio rimanente e un consumo medio annuale di 36,5 miliardi di barili, impiegheremo circa quarantacinque anni per consumarlo tutto (1650/36.5=45.2). Sulla base di questo calcolo (volutamente semplificato), il petrolio terminerebbe intorno al 2065.
Nel 2021 l'Italia ha prodotto circa 14 Terawattora (o TWh) di carbone, pari al 4,3% del fabbisogno elettrico italiano, un valore che rappresenta circa il 4,9% della produzione totale netta di energia elettrica italiana.
Nel 2019, infatti, la Cina è stata responsabile del 50% della produzione di carbone a livello mondiale, con quasi 4.000 milioni di tonnellate. Al secondo posto troviamo l'India che ha prodotto un'altra grossa fetta, pari al 10% del mercato (760 Mt) e poi l'Indonesia (564 Mt, pari al 7% mondiale).
Guardando ai dati però al momento è la Cina il più grande consumatore di carbone al mondo: nel 2021 gli è appartenuto il 53% della domanda globale. All'India invece il 13%, mentre l'Unione Europea e gli Stati Uniti hanno rappresentato ciascuno circa il 6%.