Quando si fa l'acqua con i fiori?

Domanda di: Miriana Morelli  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Una volta raccolte, dopo il tramonto, erbe e fiori devono essere messe in una bacinella con dell'acqua, e si lasciano all'esterno per tutta la notte, così che possano assorbire la rugiada del mattino, capace di donare loro le proprietà curative.

Quando bisogna fare l'acqua di San Giovanni?

La notte di San Giovanni (ovvero la notte tra il 23 e il 24 giugno) è una notte carica di misteri e leggende. La tradizione vuole che in questa data si prepari l'acqua di San Giovanni. Un'acqua profumata e odorosa che sembra dia la possibilità di raccogliere la “rugiada degli Dei” in questa notte magica.

Quando si raccolgono le erbe per l'acqua di San Giovanni?

Bisogna raccogliere erbe e fiori spontanei la sera del 23 giugno, dopo il tramonto. Il bottino raccolto va messo in una bacinella piena d'acqua, da lasciare poi all'aperto per tutta la notte, in modo che erbe e fiori assorbano la rugiada del mattino.

Come si fa il rito di San Giovanni?

Il rito è però molto simile: messo un albume d'uovo in un contenitore con dell'acqua lasciato nottetempo sul davanzale, al mattino si potrà interpretare il disegno ottenuto, simile a una nave, per conoscere il futuro. Più saranno numerose e spiegate le vele della barca, più il raccolto sarà abbondante.

Che fiori si mettono per fare l'acqua di San Giovanni?

Come si fa l'acqua di San Giovanni

Per prepararla bisogna raccogliere diverse varietà di fiori ed erbe aromatiche, come ad esempio artemisia, lavanda, malva, rosmarino, fiori di iperico, menta e salvia, ma anche camomilla, papaveri, fiordalisi e, perché no, rose.

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