Domanda di: Ing. Caligola Ferrari | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Trattandosi di una contravvenzione (cioè di un reato minore) l'abuso edilizio si prescriverà in quattro anni (che diventano cinque in caso di presenza di atti interruttivi). Il reato di abuso edilizio è un reato permanente, pertanto va individuato il giorno a partire dal quale si computa la prescrizione.
Pagando delle sanzioni, potrai regolarizzare solo ciò che è concesso dalla normativa vigente e dai regolamenti locali del tempo dell'abuso e di oggi. Quindi, se l'intervento è ammesso, ma non è stato comunicato, basta fare una Sanatoria. Altrimenti, occorre demolire.
Un abuso edilizio non è sanabile quando non rispetta la doppia conformità, ovvero non rispetta la normativa edilizia vigente al momento della costruzione e/o della richiesta di sanatoria. In questo caso, l'unica cosa che si può fare è demolire quanto costruito abusivamente e ripristinare lo stato dei luoghi.
Secondo la legge gli abusi edilizi sono puniti con l'arresto o con l'ammenda. Se il fatto non costituisce una fattispecie più grave, viene punito nei seguenti modi: sanzione fino a 10.329 euro per non avere rispettato le norme, le modalità esecutive, i regolamenti edilizi e gli strumenti urbanistici.
Bisogna presentare un'istanza all'ufficio comunale competente entro i 90 giorni dall'accertamento dell'illecito commesso. A questo punto l'istanza sarà valutata dal responsabile dell'ufficio comunale, a cui spetta il compito di pronunciarsi entro un termine di 60 giorni.