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Cosa può fare un detenuto ai domiciliari?
Cosa può fare una persona agli arresti domiciliari?
andare a fare la spesa; andare a comprare dei medicinali in farmacia; fare una visita medica; andare dal dentista; recarsi presso una comunità di recupero, nel caso in cui si avesse una particolare dipendenza, come quella da alcol o droghe.
Chi decide le misure alternative alla detenzione?
In Italia, le misure alternative alla detenzione o di comunità vengono introdotte dalla legge 26 luglio 1975, n. 354. La competenza a decidere sulla concessione delle stesse è affidata al Tribunale di sorveglianza.
Quando non si sconta la pena?
4 - Cenni sulle misure alternative alla detenzione Come abbiamo visto, le misure alternative cui il detenuto può accedere direttamente dalla libertà sono l'affidamento in prova al servizio sociale, la detenzione domiciliare e la semilibertà: affidamento in prova al servizio sociale (art. 47 l. ord.
Quanto dura la detenzione preventiva?
L'art 274 comma c) prevede che in caso di pericolo di reiterazione del reato la custodia cautelare possa essere applicata solo in caso di delitti (reati più gravi) che prevedono la pena della reclusione non inferiore nel massimo a quattro anni, che diventano cinque anni per la carcerazione preventiva.
Quanti tipi di domiciliari esistono?
Il nostro ordinamento giuridico prevede diverse tipologie di detenzione domestica, tra le quali si annoverano quella ordinaria, quella speciale e quella prevista per i soggetti affetti da AIDS conclamata o affetti da grave immunodeficienza.
Quali sono i motivi che giustificano la custodia cautelare?
274 c.p.p.: i) il pericolo di inquinamento della prova; ii) il pericolo di fuga (per la cui rilevanza deve sussistere anche il convincimento del giudice del fatto che possa essere irrogata una pena superiore a due anni) e iii) quello di reiterazione ovvero di commissione di determinati reati.
Quanto paga lo Stato per ingiusta detenzione?
Ingiuste detenzioni, lo Stato paga in media 43mila euro per ogni risarcimento (24 milioni all'anno)
Cosa succede dopo 5 anni di pena sospesa?
Terminati con successo i 5 anni dopo la sospensione condizionale: nessun rischio di revoca. Il positivo decorso del quinquennio, successivo alla concessa sospensione condizionale della pena nei confronti di un imputato, comporta l'intangibilità del beneficio in ragione dell'ormai intervenuta estinzione del reato.
Quanti mesi di condanna per andare in galera?
Condanna a 4 anni: si va in carcere [ torna al menu ] Ciò avviene anzitutto quando la pena comminata è superiore ai quattro anni. Secondo quanto disposto dall'art.
Quali sono i reati più gravi?
Pertanto, la corte d'assise si occupa di giudicare i reati in assoluto più gravi.
i delitti per i quali la legge stabilisce la pena dell'ergastolo o della reclusione non inferiore nel massimo a ventiquattro anni; i delitti di omicidio del consenziente, di istigazione o aiuto al suicidio e di omicidio preterintenzionale;
Quanto è il massimo della pena sospesa?
sia equivalente ad una pena privativa della libertà personale per un tempo non superiore, nel complesso, a due anni, il giudice può ordinare che l'esecuzione della pena rimanga sospesa per il termine di cinque anni se la condanna è per delitto e di due anni se la condanna è per contravvenzione.
Chi Evade dalla detenzione domiciliare?
Il reato di evasione è un delitto previsto dall'art. 385 del codice penale e punisce l'arrestato o il detenuto che evade dal luogo in cui si trova ristretto (carcere o abitazione nel caso di detenzione domiciliare o arresti domiciliari). La pena prevista per questo reato è la reclusione da uno a tre anni.
Chi è in detenzione domiciliare può lavorare?
In pratica, è possibile lavorare durante gli arresti domiciliari solo se l'attività da svolgere è essenziale per il sostentamento proprio e/o della propria famiglia, sempreché si sia ottenuta l'autorizzazione del giudice.
Cosa vuol dire essere ai domiciliari?
Gli arresti domiciliari sono una misura cautelare messa in atto in seguito a un provvedimento del giudice all'interno di un procedimento penale. L'imputato, dunque, viene privato della sua libertà personale per un determinato periodo di tempo.
Chi sta ai domiciliari può usare il telefono?
Se non diversamente stabilito dal Giudicante nel provvedimento con cui impone la misura il soggetto agli arresti domiciliari sarà libero di utilizzare il proprio telefono (fisso o cellulare) per comunicare con qualunque soggetto desideri, senza alcuna restrizione (utilizzando quindi anche la messaggistica, sotto ...
Quando decade un reato penale?
157 comma 1 statuisce che, la prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge, e comunque, per un tempo non inferiore a sei anni se si tratta di delitto ovvero quattro anni se si tratta di contravvenzione, ancorché puniti con la sola pena pecuniaria.
Come si cancella la pena?
È possibile cancellare una condanna dalla fedina penale facendo ricorso a due istituti:
la riabilitazione disciplinata agli articoli 178 e seguenti del codice penale; l'incidente di esecuzione ai sensi degli articoli 445, secondo comma e 460, quinto comma del codice di procedura penale.
Quando decade una condanna penale?
Dispositivo dell'art. 172 Codice Penale. La pena della reclusione si estingue col decorso di un tempo pari al doppio della pena inflitta e, in ogni caso, non superiore a trenta e non inferiore a dieci anni( 1 ) . La pena della multa si estingue nel termine di dieci anni.
Chi paga le spese di detenzione?
Il condannato è obbligato a rimborsare all'erario dello Stato le spese per il suo mantenimento negli stabilimenti di pena [145 n. 2; c.p.p. 692, 535]( 1 ) , e risponde di tale obbligazione con tutti i suoi beni mobili e immobili, presenti e futuri, a norma delle leggi civili [c.c. 2740]( 2 ) .
Chi paga per l ingiusta detenzione?
Ingiusta detenzione risarcimento: a chi spetta “non ha carattere risarcitorio ma di indennizzo e perciò viene determinata dal giudice in via equitativa”. Il risarcimento per ingiusta condanna spetta alla persona che ha subito un periodo di custodia cautelare, sia esso in carcere o agli arresti domiciliari.