La vista può calare come effetto di diverse condizioni e lesioni, ma sicuramente l'età è uno dei fattori principali. La degenerazione maculare senile, il glaucoma e la cataratta sono le cause più comuni di riduzione della vista a partire dai 45 anni, con un'alta prevalenza dopo i 65 anni.
La presbiopia è una insufficienza accomodativa senile; in pratica si tratta di una incapacità a mettere a fuoco gli oggetti ravvicinati. Essa è progressiva, dovuta alla età, inizia tra i 30 ed i 35 anni ma si evidenzia con la necessità di usare occhiali verso i 40 e si conclude verso i 75 anni.
In alcuni casi, però, la perdita della vista può verificarsi all'improvviso, in un periodo che va da pochi minuti a un paio di giorni. Le cause più frequenti della perdita acuta della vista sono rappresentate da traumi, anomalie vascolari, eventi ischemici, distacco retinico ed emorragia del vitreo.
Il modo migliore per proteggere gli occhi dalla perdita della vista è attraverso un'adeguata prevenzione che preveda esami oculistici annuali, specialmente dai 65 anni. Controlli puntuali possono aiutare a rilevare e trattare eventuali problemi precoci prima che diventino più grandi e possano compromettere la vista.
I problemi di vista sono tra i disturbi di salute più diffusi e, senza apparenti distinzioni, colpiscono grandi e piccini alla stessa maniera. I sintomi più comuni associati ai problemi di vista sono: mal di testa, senso di stanchezza, rossore, fotopsia (flash luminosi momentanei) e annebbiamento della vista.