Domanda di: Mirco Ferrari | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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I vini rossi vanno serviti in ordine di invecchiamento, prima i giovani e poi quelli invecchiati. I vini da dessert vanno logicamente a fine pasto. Una volta abbinato il vino al menù e scelti i bicchieri più adatti, ci si ritrova davanti ai commensali.
Il calice per il vino dolce può essere messo in tavola poco prima di servire il dessert. In ogni bicchiere si versa sempre lo stesso vino, affinché l'aroma di questo non condizioni la degustazione del successivo. Chi attua il servizio ne versa una quantità minima (15 – 20 ml) nel calice di chi ha scelto il vino.
Mantenendo il collo della bottiglia e il suo bordo a circa 2 o 3 centimetri di distanza dal bicchiere da riempire, senza mai appoggiarla, inclina la bottiglia in modo che sia quasi parallela al calice ed inizia a versare il vino.
Il vino è una materia viva, cambia di continuo e questi cambiamenti vanno tenuti sempre sotto controllo. Quando la sua “attività” diminuisce e le parti solide iniziano a depositarsi sul fondo è tempo di svinatura. Per i più esperti si può procedere alla svinatura quando sono rimasti circa 1-2% di zuccheri.
Il vino rosso non si sottrae alla regola dei 2/3, soprattutto se giovane e di media aromaticità. Va versato fino a toccare il punto più ampio e panciuto del calice: in questo modo il vino non si scalderà troppo velocemente, potrà essere fatto roteare senza traboccare e i suoi profumi potranno facilmente liberarsi.