Quante radiazioni si prendono con la risonanza magnetica?

Domanda di: Dr. Sue ellen Bruno  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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La risonanza magnetica è una tecnica diagnostica che sfrutta i campi magnetici per ottenere immagini dettagliate di tutti i distretti corporei. Questo esame non utilizza radiazioni ionizzanti e per questo è possibile sottoporsi più volte alla procedura anche ad intervalli ravvicinati.

Quali sono i rischi della risonanza magnetica?

Rispettando le cautele sopra descritte, l'unico possibile rischio nel corso della risonanza magnetica è una reazione allergica alla sostanza usata come mezzo di contrasto, il gadolinio, che generalmente è molto più rara e lieve di quella prodotta da mezzi di contrasto a base di iodio usati per gli esami radiografici.

Cosa succede dopo la risonanza magnetica?

La risonanza magnetica è un esame radiologico che utilizza campi magnetici e onde a radiofrequenza per acquisire immagini di parti del corpo. Può essere accompagnata dall'iniezione in vena del gadolinio, mezzo di contrasto che permette di evidenziare eventuali lesioni attive nel sistema nervoso centrale.

Cosa è meglio TAC o risonanza?

La TAC utilizza radiazioni ionizzanti, fattore favorente lo sviluppo di tumori. Per questo motivo viene eseguita solamente quando strettamente necessario. È invece possibile sottoporsi più volte, anche ad intervalli ravvicinati, alla risonanza magnetica in quanto non utilizza radiazioni ma campi magnetici.

Chi fa la risonanza magnetica deve stare lontano dai bambini?

9) Posso ricevere visite? Visite per meno di 2 ore non creano problemi mantenendo comunque una distanza di almeno 2 metri. Evitare visite di bambini e donne gravide.

La risposta dell’Esperto – Radiologia: differenza tra TAC e risonanza magnetica?