Al momento non vi è una stima precisa del numero di nutrie presenti in Italia, ma le cifre della regione Veneto dicono che sono presenti circa 150mila esemplari solo per quello che riguarda i confini regionali”, racconta Margherita Carretti, etologa e naturalista del gruppo Selvatiche armonie di Armonie animali.
Distribuzione generale: originariamente America meridionale, in seguito a fughe da allevamenti e a deliberate introduzioni anche in Europa, Israele, Kenya, Unione Sovietica, Giappone e Nord America. In Italia: è segnalata in Emilia-Romagna, Veneto, nella Toscana centro-meridionale, in Lazio e in Campania.
La nutria, Myocastor coypus, chiamata comunemente castorino, è un mammifero roditore originario del Sud America e introdotto in Europa a scopo commerciale principalmente per la sua pelliccia. Negli anni la specie si è naturalizzata in tutta Italia e non solo.
Come ha di recente evidenziato Coldiretti Modena, le nutrie sono particolarmente dannose perché, nutrendosi dei germogli di piante erbacee ed arboree, rasano i campi di cereali in fase di emergenza mettendo a serio rischio la produzione e, di conseguenza, la redditività delle imprese agricole locali.
La nutria è un grosso roditore dalla corporatura tozza e robusta. Il suo peso può variare tra i 2-5 (fino a 9) chili, mentre la lunghezza può raggiungere il metro, di cui quasi la metà costituiti dalla coda, tipicamente lunga e scarsamente ricoperta di peli.