Domanda di: Dr. Marzio De luca | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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In genere si deve procedere con la potatura una o due volte l'anno, in inverno ed estate, sempre prima che crescano e germoglino. Durante i mesi freddi si deve tagliare per consentire alle piante di svilupparsi meglio, ma non bisogna procedere durante il periodo di gelo, perché i fusti potrebbero spezzarsi.
La potatura può essere effettuata durante il periodo di minima attività vegetativa della pianta: specie a foglia caduca – da novembre (aspettare la caduta delle foglie) a fine febbraio e, solo per interventi limitati, in luglio e agosto. sempreverdi – da metà dicembre a fine febbraio e in luglio e agosto.
Le piante di alto fusto poi (platani, tigli, aceri, frassini, querce, Liquidambar ecc.) non richiedono potatura se non per contenere l'ampiezza eccessiva della chioma, o per ripulirne i rami secchi o malati.
Vanno esclusi comunque dalla potatura i periodi troppo freddi, per evitare danni da gelo sui tagli, e quelli di forti piogge, perché le ferite da potatura sono punti d'ingresso facili per parassiti e microrganismi dannosi che proliferano con l'umidità.
Primavera: otature più sostanziose, riguarda soprattutto le piante più giovani. Estate: per le piante che hanno ultimato la fioritura e per quelle di grandi dimensioni, in quanto aiuta a contenerne la crescita. Autunno: come già detto, corrisponde al periodo di riposo vegetativo.