La ceramica invece, cotta a 1200 gradi, resiste senza alcun problema anche al calore più alto che si possa generare in un ambiente, mantenendo inalterata la planarità e le dimensioni originarie.
Un pavimento in ceramica è facile da posare e dura nel tempo: non si deforma, resiste al gelo e agli agenti chimici più aggressivi. Non brucia e non contiene plastica, quindi è compatibile con l'ecosistema.
Durante il processo di cottura, le piastrelle iniziano a scaldarsi di norma in modo graduale e costante. Parallelamente al processo di riscaldamento s'innesca, com'è ovvio, il processo di evaporazione dell'acqua. Acqua che si trova sia sulla superficie del pezzo ma anche, e soprattutto, all'interno del corpo ceramico.
Le cotture voleci si possono fare, anche in forni a gas, mentre in forno elettrico per via delle resistenze sconsiglio ed in più siete comunque limitati. Questo fornetto è capace di cuocere un pezzo di ceramica (ci stanno pochi per volta) nel forno microonde impostando la potenza ed il tempo giusto di cottura.
Che differenza c'è tra la ceramica e la porcellana?
La porcellana è invece un derivato della ceramica, la cui creazione necessita di un impasto contenente caolino, quarzo e feldspato, ma viene cotto a temperature molto più alte rispetto alla ceramica, che possono raggiungere temperature comprese tra i 1300 e i 1400°C.