La temperatura colore preferibile per la cucina si aggira attorno ai 3500-4000k, mentre per l'illuminazione principale si può prendere in considerazione un range di intensità luminosa che varia tra i 2000 e i 4000 lumen.
Si consiglia di seguire lo stile e il colore della cucina, ma in generale, è meglio se si usano strisce LED con la luce più fredda - con maggiore cromaticità. Le tradizionali cucine in stile rustico potrebberò avere anche quelle con la tonalità di luce più calda.
Le luci 3000K producono un bagliore bianco più tenue. 2700K, d'altra parte, è sul lato giallastro dello spettro. Il 2700K ha una luce più calda, che ricorda più da vicino le tradizionali lampadine a incandescenza. Queste temperature di colore sono in qualche modo simili alle lampadine convenzionali.
La differenza fondamentale e più cruciale tra le luci 3000K e 4000K è la temperatura del colore e la luminosità. I 3000K sono verso la tonalità più gialla dello spettro, mentre le luci 4000K si trovano nello schema più bianco delle cose.
Nelle stanze come la cucina dove si svolgono attività in cui è necessaria mantenere alta la concentrazione e occorre anche una buona visibilità bisogna scegliere lampade a luce fredda. Questa tipologia di luce permette di ottenere un'ottima luminosità soprattutto sui piani di lavoro.