Domanda di: Sarita Martini | Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Nella maggior parte dei casi le infezioni da candida possono essere evitate tenendo asciutta e pulita la zona genitale, ma in caso di infezione il medico può prescrivere una terapia appropriata che faccia scomparire i sintomi in un giorno o due e curi l'infezione entro una settimana.
Se il trattamento è tempestivo e adeguato, la candida vaginale guarisce, solitamente, nel giro di 7-14 giorni. Qualora la candida vaginale persistesse oltre il tempo sopra indicato, è opportuno consultare subito un medico.
La causa principale è senza dubbio l'utilizzo di antibiotici che non solo uccidono i batteri “cattivi”, ma anche quelli “buoni” dando luogo ad una disbiosi intestinale: i batteri buoni che di solito tengono a bada la candida vengono meno e lei ha modo di proliferare in modo incontrollato.
Come capire se la cura per la candida ha funzionato?
Test del PH: il medico potrebbe suggerire di analizzare il PH (equilibrio tra alcalinità e acidità) della vagina se la terapia contro la candida non ha funzionato e la patologia continua a ripresentarsi. Per fare questo, una spatolina viene passata all'interno della vagina e fatta strisciare su una carta apposita.
In caso di Candida recidivante, è necessario effettuare una prevenzione prolungata (per sei mesi) con antimicotici, per bocca, come itraconazolo o fluconazolo: quest'ultimo può essere utilizzato in forma di compresse da 150 mg, 1 alla settimana per sei mesi; o con compresse da 200 mg a dosi decrescenti per sei mesi, ...