Quanto costa al datore di lavoro il buono pasto?

Domanda di: Tazio Santoro  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Lo stesso importo, ossia 8 euro, nel caso del buono pasto cartaceo, “lascia” in tasca al dipendente 6,46 euro, come puoi vedere dall'immagine sotto. Che nel caso del buono pasto elettronico si traduce in un valore ancora più alto corrispondente al valore facciale, ossia 8 euro.

Quanto risparmia l'azienda con i buoni pasto?

Vantaggi per i liberi professionisti con P. IVA, titolari di azienda, soci, ditte individuali: l'IVA al 10% detraibile per i buoni pasto elettronici, per cui dalla dichiarazione dei redditi è possibile scaricare il 75% delle spese e integralmente l'IVA al 10% fino a massimo il 2% de fatturato annuo.

Chi paga il buono pasto?

I buoni pasto, o Ticket Restaurant®, sono un titolo di pagamento dal valore predeterminato (stabilito dal datore di lavoro) che l'azienda consegna ai propri dipendenti come servizio sostitutivo di mensa.

Come funzionano i buoni pasto per il datore di lavoro?

Funzionano come delle banconote: si consegnano al negoziante, che li incassa e ti rilascia uno scontrino. Elettronici. I buoni pasto elettronici sono come una carta prepagata. Ogni mese il datore di lavoro la ricarica dell'importo spettante.

Quando il datore di lavoro è obbligato a dare i buoni pasto?

Il datore di lavoro non è obbligato a concedere ai propri dipendenti i buoni pasto, a meno che non sia specificamente previsto dal CCNL applicato, nella contrattazione individuale o nella contrattazione decentrata (aziendale e/o territoriale).

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