Questo è costato 3,5 miliardi e supererà in dimensioni quello di Jebel Ali con l'obiettivo di sconfiggere la siccità che sta flagellando la capitale australiana. Dubai e Melbourne rappresentano alla perfezione le due facce della dissalazione.
Grazie ai soldi dei magnati arabi, proprio a Dubai, nel porto di Jebel Ali, si trova il più grande impianto di dissalazione al mondo (immagine sopra), costato ben 13 miliardi di dollari e in grado di produrre 600.000 metri cubi di acqua ogni giorno.
Costa soltanto due euro al metro cubo. Rendere potabile l'acqua del mare costa 2-3 euro al metro cubo. Trasportare le cisterne costa invece fra i 13 e i 14 euro al metro cubo. Basterebbe questo dato a far capire quanti vantaggi potrebbe portare la desalinizzazione.
Lo scarico in mare della salamoia aumenta la temperatura dell'acqua, la sua salinità e la torbidezza. L'ambiente marino sicuramente ne soffre, con un maggior sviluppo di alghe e piccoli molluschi e una migrazione forzata dei pesci4.
Le otto unità di dissalazione sono tra le più grandi al mondo. Ciascuna di esse produce 17.5 MIGD (80.000 m³/giorno) di acqua. L'acqua di mare alimenta l'impianto dal Golfo grazie alle enormi condotte di aspirazione capaci di fornire le enormi portate di acqua marina necessarie.