Domanda di: Sig. Gioacchino Marchetti | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Proroga e rinnovo: quali sono i costi
Un datore di lavoro dovrà gestire un costo maggiore in caso di rinnovo rispetto a una proroga, dato il contributo addizionale dell'1.40% dovuto all'INPS, in relazione alla retribuzione imponibile del dipendente a tempo determinato.
Quanto costa rinnovare un contratto a tempo determinato?
È previsto un contributo addizionale dello 0,5% per il rinnovo dei contratti a tempo determinato. Il licenziamento, se non è motivato da giusta causa o da ragioni oggettive, comporta un'indennità per il lavoratore da un minimo di 6 a un massimo di 36 mesi.
Come funziona il rinnovo del contratto a tempo determinato?
Proroga e rinnovo
Il termine del contratto a tempo determinato può essere prorogato, con il consenso del lavoratore, solo quando la durata iniziale del contratto è inferiore a 24 mesi e, comunque, per un massimo di 4 volte nell'arco di 24 mesi, a prescindere dal numero dei contratti.
Mentre la proroga, come sopra evidenziato, riguarda lo “slittamento” del termine di scadenza di un contratto a termine che è regolarmente in corso di svolgimento, il cosiddetto rinnovo non è altro che un nuovo (secondo, terzo, quarto, e così via) contratto a termine tra le medesime parti.
Quanto costa fare un contratto di lavoro di un mese?
Sulla RAL, per comprendere il costo dei contributi previdenziali, devi considerare che all'INPS di solito viene pagato il 33% della retribuzione lorda del dipendente. Quindi se un dipendente per un mese di stipendio prenderà 1800 euro lordi, il costo dei contributi previdenziali sarà di circa 594 euro.