Quanto costa e chi paga il contratto di comodato d'uso gratuito? Per registrare il contratto di comodato, è necessario versare l'imposta di registro pari a 200 euro. Il versamento dovrà essere effettuato in F24, utilizzando il codice tributo 1550. E' dovuta anche l'imposta di bollo.
Quanto costa fare un contratto di comodato d'uso gratuito?
Per i contratti di comodato è dovuta l'imposta di registro di 200 euro, inoltre per i comodati in forma scritta è dovuta l'imposta di bollo di 16 euro. L'importo dei contrassegni deve essere di 16 euro ogni 4 facciate scritte e, comunque, ogni 100 righe.
Sono a carico del Comodatario le spese ordinarie derivanti dall'utilizzazione del bene concesso in comodato, gli oneri relativi alle utenze, che saranno volturate a nome del Comodatario medesimo, le spese del presente atto e tutte quelle accessorie, comprese quelle di registro e di bollo.
Quando è obbligatorio registrare un comodato d'uso gratuito?
È un contratto essenzialmente gratuito, che può essere redatto in forma verbale o scritta. Il comodato di un bene immobile va registrato entro 30 giorni dalla data dell'atto, se in forma scritta. Se invece il contratto è verbale, occorre registrarlo solo se viene enunciato in un altro atto sottoposto a registrazione.
Quanto dura il contratto di comodato d'uso gratuito?
Il comodato d'uso gratuito al momento della stipula, si definisce un limite di durata che può essere deciso in accordo tra le due parti. Nel caso in cui non si decidesse in principio una scadenza, si parla di comodato precario e il bene deve essere restituito nel momento in cui il comodante lo richieda.